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LE SOSTE DI ULISSE

LE SOSTE DI ULISSE 

Ciao Tommasino,

Girovagando per le strade del mondo, durante i miei viaggi mi capita di vedere tante cose : sentieri, boschi,  montagne, laghetti che sembrano pezzi di cielo caduti in mezzo al verde, fiumi che scorrono senza mai fermarsi, paesi adagiati in pianura o paesi abbarbicati fra le colline, campanili, Chiese, Cattedrali, città piccole o immense con grandi palazzi che visti da lontano sembrano alveari,  villette con giardini, prati che contemplano la sinfonia dei colori dei fiori,  fontane con le statue che gettano l’acqua , ponti da attraversare e chilometri di autostrade da percorrere,  grandi viali alberati e spiagge dorate di sabbia fine e spiagge grigie piene di sassolini.

Tutto quello che vediamo è uno spettacolo, che va guardato con il cuore per apprezzarne la bellezza

Prendiamo l’ immensità del mare, i gabbiani che volano alti nel cielo sfiorano le nuvole le barche viste da lontano sembrano di carta e scorrono veloci su questa strada di acqua più lunga del mondo e mai costruita dall’ uomo, dove si incrociano mille dialetti, mille pensieri, mille idee, mille sogni…

Il mio girovagare è una realtà fantastica, mi sembra di avere le ali ai piedi con le lucciole che illuminano i miei passi, per questo mi sento un po’ “Ulisse” con i suoi viaggi e le sue soste. Voglio ricordare tutto quello che vedo, mi servirà per quando potrò solo ricordare..e non viaggiare..

Oggi Tommasino ti racconto  il viaggio che ho fatto con il camper e  i luoghi che ho visitato.

Paestum, in Campania, a parte il mare e le grandi spiagge, ho visitato gli Scavi Archeologici in tutto il suo splendore.

Quando mi trovo a camminare in questi siti cerco di immaginare con gli occhi del passato gli abitanti del luogo con usi e costumi del loro tempo.

In Calabria mi sono fermata lungo la costa: a Marina di  Grisolia  e a Santa Maria dei Cedri

Gli abitanti del paese mi hanno detto che il clima dolce e particolare di questa zona è il luogo ideale per la coltivazione dei cedri, l’aria e il sole hanno delle proprietà curative per le persone che soffrono di dolori, infatti, a parte l’estate, molte persone vengono a riposarsi  anche in primavera e autunno proprio per curare queste patologie.

In Sicilia, dopo la sosta a Capo D’Orlando e a san Vito lo Capo sono arrivata in un campeggio  in località Punta Secca vicino a Ragusa , la spiaggia lunghissima di sabbia fine ci fornisce uno spettacolo veramente unico.

Un giorno in riva al mare, ho aiutato una bambina a fare un castello con tutte le guglie che si formano facendo calare con le mani la sabbia mista con l’acqua, mi sono sentita un po’ bambina anch’io ammirando felici la nostra creatività, improvvisamente  un’onda più grande e veloce delle altre ha portato via tutto e nel momento che il nostro castello veniva risucchiato dal mare, l’onda sembrava che ridesse con ironia per averci privato del nostro capolavoro.

Forse, laggiù negli abissi pieni di vita e di misteri,  il nostro castello, insieme a tanti altri che avevano fatto la stessa fine, come per magia si sarebbero ricomposti  per farci abitare i cavallucci e le stelle marine.

Questa bambina che ho conosciuto, si chiama Matilda la sua timidezza mi ha commosso e sono riuscita a farla sorridere raccontandole tante storie e la mia passione per le conchiglie e i sassi colorati che raccolgo in qualsiasi spiaggia mi trovo, lei era felice di aiutarmi in questa raccolta e un giorno ho trovato sul tavolino vicino al camper un biglietto con scritto : “T . V . B. MATILDA “ fermato da una conchiglia rosata e da un sassolino striato bianco e nero.

Per il gentile gesto le ho dedicato una poesia :

A MATILDA   

 Ciao piccola Matilda, voglio dedicarti una poesia,

non sono grandi parole, ma sono dettate dal cuore

Possiedi la timidezza e una bellezza particolare

Di questo, devi essere fiera perché diventerai una donna vera.

Ora giochiamo con la fantasia…

Guarda le onde del mare e immagina bellissime sirene

che insieme ai pesci sono negli abissi marini a danzare.

Chiudi gli occhi e immagina un prato verde

dove si sono adagiate tante stelle

Sfiora questi puntini luminosi con le dita

E dentro al cuore sentirai la vita,

quella vita che ti aspetta, ma ricorda…

non viverla troppo in fretta, c’è un tempo per tutto:

per i sorrisi  le lacrime, giorni bui e giorni a colori

Infine, guarda il cielo, come faccio io,

sarà per sentirti più vicina a Dio,

quel Dio, che ti ha donato alla famiglia come figlia.

Ciao piccola Matilda ti auguro una bella e felice vita.

Maria Luisa

Camminando sulla spiaggia del campeggio si arriva al paese di Punta Secca e prima di entrare nelle viuzze interne c’è una grande torre e di fronte in bella vista  “ La casa di Montalbano “ dove hanno girato tutti gli episodi della serie TV  del Commissario, è una grande costruzione con tante finestre e delle lunghe terrazze che si affacciano sul mare , quel mare bellissimo dove lui faceva le sue nuotate mattutine. Nel paese, è diventato un culto, tutto fa ricordare questo personaggio entrato nel cuore della gente, i negozi  hanno esposte le sue foto da riempire intere pareti, molti esercizi pubblici si chiamano “ Gelateria Montalbano “ Ristorante Pizzeria da Montalbano” “ I migliori arancini di Montalbano”

Molte cose girano intorno a questo personaggio, molti bimbi si chiamano Salvo come il nome del Commissario negli episodi. Centinaia di turisti fanno le foto a questa casa o si lasciano immortalare di fronte per portarsi a casa il ricordo di questo luogo.

Un altro luogo che merita di essere visitato è il “ Castello di Donnafugata “ che si trova vicino a Ragusa.

Storie vere e leggende si narrano su questa grande dimora, che è diventata un museo, conta 122 stanze, ma se ne possono visitare solo 24, il castello è circondato da viali,  giardini e dal labirinto Il labirinto visto dalle finestre del Castello forma un preciso disegno geometrico dal quale sembra che non ci sia  né uscita né entrata. Molti  visitatori vengono attirati dalle curiosità di visitarlo, dove è facilissimo perdersi, proprio per provare la loro stessa capacità nel trovare l’uscita.

Chi entra dovrebbe fare come la dame dell’800. che per farsi ritrovare dai loro cavalieri entravano con un mazzolino di fiori e via, via che camminavano ne lasciavano cadere uno così erano sicure di non rimanere prigioniere di  questi stretti vicoli.

Nel cortile adiacente al Castello, c’è un cantastorie che narra le gesta di chi ha vissuto in questo castello: Contesse, Duchi, Baroni che hanno intrecciato fra loro, storie di vita e intrighi di palazzo. Al lato del suo tavolo dei grandi cartelloni con i disegni delle immagini per far comprendere meglio la storia, in una stanza laterale i carretti a grandezza naturale decorati con colori e disegni,   attaccati alle pareti dei grandi Paladini Siciliani con le loro armature.  Il  cantastorie, ci mette una tale passione nel raccontare che ho pensato: se la memoria è vita questo poeta rappresenta l’anello di congiunzione tra  passato e presente. La sua voce, quando batte sui cartelli con la bacchetta è ricca di intonazioni diverse e mescola miti leggende e fatti autentici.

Entrando nelle stanze interne di questo grande castello le cui origini risalgono all’anno mille, è come essere catapultati in un’altra epoca: spiccano dei raffinati decori , poi ci sono gli emblemi delle principali famiglie siciliane,  nelle camere letti altissimi, grandi divani imbottiti sedie e divanetti dalle forme più strane, da un lato della stanza un lavabo di ferro di fine 800 con la brocca sotto e sopra la catinella per lavarsi. Bellissima la stanza degli specchi con decori fatti di una  tale precisione da sconcertare anche l’occhio più attento. Alle pareti di tutte le stanze quadri dei personaggi vissuti nel castello lungo i secoli fino ai giorni nostri.

Prima di lasciare la Sicilia ho visitato Catania con le sue piazze l’anfiteatro, i grandi palazzi nella piazza centrale c’è un altissimo obelisco sorretto da un elefante in pietra, entrando nella Cattedrale , quasi vicino alla porta di entrata si trova la tomba di Vincenzo Bellini il compositore di celebri opere.

La tomba è tutta in marmo, in alto come a proteggerla la scultura di un grande angelo con le mani protese, a metà monumento come fosse uno spartito sono incise  delle note musicali, sotto un bassorilievo in bronzo che raffigura un gruppo  di dame tutte vestite di nero, sul pavimento scritto a grandi lettere il nome “ BELLINI “ . L’interno della Chiesa è bellissimo con tutti i suoi dipinti e tanti fiori che adornano gli altari.

Le note di un organo diffondevano musica sacra e io mi sentivo così piccola e impotente di fronte a tanta spiritualità che pregando ho pianto, ed in me ho sentito  una pace infinita.

Il traghetto per l’attraversamento dalla Sicilia alla Calabria mi ha riportato sulla terra ferma per iniziare il tragitto del  ritorno.

Sai Tommasino,

con la pace nel cuore ..io “Ulisse” con i miei viaggi e le mie soste, sono tornata nella mia casa, dalla terrazza contemplo il cielo, mi affascina la sera guardare il tramonto quando sono sola con i miei pensieri, mi fermo ad ascoltare la musica che diffonde il vento e nella musica, si confondono tutte  le voci che ho sentito nel mio girovagare per i vicoli del mondo, è una melodia che mi aiuterà a vivere, e nelle mie azioni quotidiane rivedrò il mare, un prato verde, un cedro, un sasso colorato, una conchiglia, un castello di sabbia, e quando la mente mi riporterà nel silenzio della   Cattedrale di Catania avrò la sensazione di sentire in sottofondo le note della Norma di  Bellini .

Insieme a questa musica immortale, sento il piacere segreto di lasciarmi cullare dalla memoria affronto il futuro sulla scia dei ricordi e vivo il presente, perché in qualsiasi momento della vita questi viaggi saranno capaci di scaldarmi il cuore.

Maria Luisa Seghi
L'angelo delle parole
Nel sito di Tommasino Bacciotti
“Ciao Tommasino, vivrai sempre nei cuori di chi ti ama”.