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LA TRAMA DI UN FILM “PER RICORDARE UNA VITA”

Ciao Tommasino,

Per porgere il mio conforto a Mary, dopo la morte di  Anna la sua amica più cara volevo formulare un mio pensiero sulla tristezza della vita, scegliendo la trama di un Film, che rispecchia il buio delle persone che entrano in coma e il dolore delle persone che stanno loro vicino.

Cara Mary,

I pensieri volano come piume, e non sappiamo, dopo il suo volo magico, dove si posano. Con questa lettera ti spiego perché , i miei pensieri si sono posati su di te.

Una sera alla TV ho visto il film “Parla con lei” mi sono resa conto di quanti sentimenti contrastanti possono esserci nelle scene che passano veloci una dietro l’altra che fanno riflettere sulle persone, e sulle difficoltà della nostra esistenza.

Nel film, c’è questo infermiere, si chiama Benigno, che è tutto casa e lavoro.

Di fronte alla sua finestra, c’è una scuola di ballo classico, lo colpisce una ragazza che si chiama Alicia, e si innamora di lei in un modo unico e grande, ma lei lo guarda appena, non è interessata a quel giovane che la guarda con estasi dalla finestra di fronte.

Lei è ricca, figlia di un facoltoso medico ha tutto quello che si può desiderare, la sua vita è completa con i suoi divertimenti e le sue agiatezze, ogni tanto lo saluta, gli racconta che cosa fa, ma niente di più.

Per un brutto incidente, Alicia entra in coma, il destino la unisce a Benigno, perché la portano nella clinica dove lui lavora, ora la può avere tutta per sé, non la deve più dividere con nessuno, ora non contano né la ricchezza, né la sua vita, ora è lì come una bambola rotta, lui le fa tutto, la lava la cambia, ma, più di ogni altra cosa, parla con lei di continuo, le racconta tutto quello che succede e tutto quello che fa, anche quando le lavano i capelli sta attento che il taglio venga bene, e quando è libero dal lavoro, fa le stesse cose che piacevano a lei, come andare a vedere i film muti che lei adorava, uno di questi film lo sconvolge, perché si rende conto, che non avrebbe mai potuto avere questa donna come lui desidera, una notte…quando tutto è avvolto nel silenzio nel farle le solite cure, si accorge che la tentazione ha preso il sopravvento..e accade quello che non doveva accadere. ma gli costerà caro questo errore, lei rimane incinta, e lui va in prigione per aver abusato di lei. Prima che Benigno vada in carcere, in questa clinica entra un’altra donna in coma, è stata presa in pieno da un toro nell’arena durante lo spettacolo della corrida, il suo uomo si chiama Marco, è molto diversa dopo aver conosciuto Marco, prima di conoscerlo, era fiera e provocatoria, mascherava la durezza del suo carattere per sopportare il dolore di essere stata lasciata dall’uomo che amava.

Marco sta sempre vicino a lei in clinica, conosce anche Benigno e diventano grandi amici, lui gli dice sempre: “ Parla con lei “ sentirai meno il dolore” Ma lui non riesce a farlo, si tormenta solo e in silenzio a vederla così.

Questa donna torero muore, e lui non è stato capace di dirle una parola, e tutto quello che provava per lei. Benigno è in carcere, Marco va a trovarlo, e gli dà notizie di Alicia, ma per non farlo soffrire, decide di dirgli mezza verità…dicendo che il bambino è morto, ma Alicia è rimasta in coma come prima.

In realtà non è andata così, è successo un piccolo miracolo, si, il bambino purtroppo è morto, ma lei si è svegliata dal coma, e riesce, piano, piano a riprendere la vita nelle sue mani. Benigno, preso dalla disperazione, perché, non potrà più prendersi cura di lei, non le potrà più parlare, scrive una lettera di addio a Marco e si uccide in carcere. Marco riceve questa lettera, e solo allora, riuscirà a parlare, senza avere risposte. Di fronte alla tomba del suo amico più caro, gli parla di tutto quello che fa, con una dolcezza infinita che nemmeno lui credeva di possedere, ma più che altro, riesce a parlare proprio come Benigno gli aveva insegnato, facendo così, si rende conto che il dolore per la perdita della sua donna e del suo amico è più lieve e accettabile, capisce che deve rassegnarsi a riprendere la sua vita e andare avanti.

Mary, ti domanderai, perché ti ho scritto la trama di questo film, l’ ho fatto perché, vedendolo ho pensato ad Anna la tua amica più cara, che un giorno su un marciapiede nel centro della città, è caduta per un malore e non si è più ripresa.

Anche io conoscevo Anna, sono andata a trovarla e proprio queste due donne del film, mi hanno ricordato l’Ospedale dove stava lei, quante persone trasformate in bambole rotte stavano in quei letti, quante vite spezzate, quante speranze e quante lacrime ho visto nei volti delle persone che andavano a trovare i loro cari.”
Ecco perché ho pensato a te, al bene che hai voluto a questa persona, con i suoi pregi e i suoi difetti, con la tua generosità, avresti fatto qualsiasi cosa per lei, non sopportavi che una donna così viva, che sembrava la padrona del mondo, si fosse ridotta in quello stato.

Poi il Signore l’ ha presa vicino a Sé, e tu hai iniziato a pensarla come era prima, uno spirito libero e senza sofferenze.

Quando vai a portare un fiore sulla sua tomba “Parla con lei“ e con la memoria rivedrai anche il suo volto.

Parla con lei della tua vita e della sua vita, e il bene che le hai voluto.

Spero che le mie parole ti abbiano aiutato a lenire la tristezza per questo dolore.

Ti abbraccio con affetto

Maria Luisa

Sai Tommasino,

tutti abbiamo delle dure prove da affrontare, ma cerchiamo di superarle,  perché, le difficoltà che ci vengono incontro nella vita, non sono la prova che è impossibile venirne fuori, ma l’occasione per dimostrare la volontà di superarle.

Maria Luisa Seghi
L'angelo delle parole
Nel sito di Tommasino Bacciotti
“Ciao Tommasino, vivrai sempre nei cuori di chi ti ama”.