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LA COLLINA DEI SASSI… LE LACRIME DI FEDE…

Ciao Tommasino,

Oggi voglio descriverti un luogo lontano che ho visitato e che mi è rimasto nel cuore.

C’è un piccolo paese accovacciato fra montagne e colline della Bosnia Erzegovina, dove in un grande spazio spiccano alte nel cielo le guglie della Basilica di San Giacomo,   è il santuario posto nella cittadina di  Medjugorje, dopo che dal 24 Giugno 1981 sei giovani del luogo, con le loro testimonianze asseriscono di avere le apparizioni della Madonna, la quale lascia loro dei messaggi che parlano: di fede, di carità, di conversione e di preghiera.

I veggenti con amore e dedizione trasmettono  queste parole ai fedeli della parrocchia e al mondo intero. Alcuni di loro, custodiscono grandi rivelazioni e segreti che saranno svelati, proprio per provarne la verità poco  prima che la profezia avvenga.

Questo luogo, come Lourdes e Fatima, ha qualcosa di magico e indescrivibile,  la Chiesa, anche se è molto prudente nel dichiarare l’autenticità delle apparizioni, non è contraria al culto per la fede che viene manifestata.

Così di parola in parola in questi anni la spiritualità di questo santuario si è diffusa, ed ora è meta di milioni di pellegrini da tutto il mondo.

Molto spesso i veggenti stessi parlano ai fedeli esortandoli di pregare per la pace dei popoli e con le loro parole cercano di trasmettere la grande emozione che provano per la grazia che gli è stata concessa di avere le apparizioni che hanno cambiato completamente le loro vite.

Nel piazzale di fronte alla Chiesa è situata la bellissima statua della Madonna, completamente bianca, è stata scolpita da un blocco di marmo bianco di Carrara da un geniale artista toscano, che ha saputo dare al volto un’espressione dolcissima, e alle sue mani un messaggio d’amore : una è posata sul cuore e l’altra è protesa in avanti come un richiamo alla fede, come se questo artista modellando questa figura fosse guidato dagli Angeli.  Il basamento è circondato da una cancellata con all’interno dei fiori di un colore indefinito, l’altezza uguale degli steli forma un bellissimo tappeto morbido e profumato ai suoi piedi.

Sul retro della Chiesa c’è un grande spazio aperto per le celebrazioni delle Messe e del Rosario che vengono dette in continuazione e in tutte le lingue, perché i fedeli arrivano da ogni parte del mondo.

Lungo un viale alberato si trovano delle nicchie e sulla parete spiccano delle grandi e suggestive immagini fatte di mosaico colorato che raffigurano alcuni passi della  vita di Gesù e della Madonna.

Vicino alla basilica c’è uno spazio dove regna un silenzio irreale, per terra, a forma circolare, un grande calco a forma di croce,  e alto quasi a toccare il cielo, svetta la scultura in bronzo del Cristo Risorto, le sue braccia aperte verso il cielo danno la sensazione che voglia sfiorare le nuvole, e il suo volto sofferente ci ricorda l’espressione del dolore.

Da un lato: una sedia, solo in secondo tempo ho capito a che cosa serviva, salendo sopra si può arrivare a toccare l’altezza del ginocchio destro dove da una  fessura escono delle lacrime, è un fenomeno inspiegabile e misterioso che si verifica dal 25 Giugno 2000 nell’anniversario delle apparizioni.

Quando  sono salita, ed ho appoggiato un fazzoletto ed un piccolo rosario, con i miei occhi ho visto uscire queste gocce, non ho potuto trattenere l’emozione del cuore,  per questa cosa così insolita e stupefacente.

Potrei definirle “ Lacrime di fede offerte all’umanità “ tutto ciò che viene avvicinato a questa fessura quasi invisibile: fazzoletti, medagline, foto indumenti, provoca la fuoriuscita di queste lacrime….

Quante persone ho visto pregare e in grande raccoglimento inginocchiate sulla nuda terra o sulla pietra…come per invocare quell’aiuto che nessun altro ti può dare.

Una prova di volontà e fede è la “ Collina dei sassi”  come io l’ ho chiamata, scrivendo anche la poesia che mi ha ispirato.

In cima a questa collina, che è il monte per ricordare il luogo delle Apparizioni mariane, si trova una statua della Madonna, anche questa come quella di fronte alla basilica è in marmo bianco,  protetta da un cancello circolare con all’interno tanti fiori, lettere e rosari di tutti i colori appesi ai ferri del cancello.

Incastrati, fra le rocce e i sassi ci sono centinaia di bigliettini, con richieste di aiuto e di protezione, su questo monte si parlano tutte le lingue del mondo, ma la fede parla una sola lingua: quella dell’amore della comprensione della pace e del perdono.

Guardando la collina dal basso verso l’alto si capisce la grande difficoltà, non esiste un viottolo o una stradina, è completamente piena di sassi e pietre di varie dimensioni, e cespugli di piante, sembra una barriera insormontabile, ma nonostante questo, si stenta a credere quante persone salgono incuranti del pericolo di cadere pur di arrivare in cima , durante il tragitto sono poste delle lastre di bronzo con immagini sacre dove le persone sostano per  pregare o per riflettere,  chi  lascia un lumino, chi la foto di una persona cara, chi lascia l’eco di una preghiera… per poi riprendere il cammino…

Anche io con mio marito ho iniziato a salire, è stato veramente difficile mettere i piedi nei posti giusti per non cadere, passo, dopo passo cercavo di superare le difficoltà, quando con un leggero fruscio, mi è passato vicino un uomo completamente scalzo, che con grandi passi, procedeva spedito, pregava intensamente  tenendo in mano un rosario.

Osservando in questo essere umano tanta fede, ho pensato a Gesù  che portava la croce sulle spalle, nel momento che saliva la collina dove è stato crocifisso, la Sua morte, ci ha donato la speranza per vivere la nostra vita, mi sono sentita una misera cosa…e  riflettendo sulla sofferenza di GesĂą fatto uomo, questa collina dei sassi mi è sembrata meno faticosa, sono arrivata in cima e guardando la statua della Madonna l’ ho ringraziata per avermi dato la forza di salire fino a Lei.

Poco distante un bellissimo crocifisso, dona a questo spazio quel silenzio mistico, fatto solo di sussurri che parlano solo di fede.

Madre e figlio, così vicini in cima a questa collina, proteggono la vallata della città di  Medjugojre diffondendo nei cuori  la speranza di un mondo migliore.

Questa è la poesia che ho dedicato a questo luogo spirituale.

LA COLLINA DEI SASSI

 

Ho guardato la collina che dovevo salire

Non era verde ma..piena di sassi a non finire.

Grosse pietre ostacolavano il cammino

Ma solo in cima sarei riuscita a vederLa da vicino

Passo, dopo passo, con andatura vacillante

Con le mani sposto i rami delle piante

Improvvisamente, per un fruscio ho fatto un balzo,

è stato allora che ho visto salire la collina un uomo scalzo..

Ho pensato a GesĂą con la croce sulle spalle

che saliva  la collina della sofferenza

la sua morte ha donato alla nostra esistenza la luce e la speranza.

Ho pensato..la vita è meravigliosa

E io…che mi lamento…sono solo una misera cosa.

Con la felicità nell’anima cammino dolcemente

Vedo la collina, magicamente liscia e piatta

E con la mente calpesto l’ovatta.

Passo..dopo passo, salgo la collina dei sassi

Guardo il cielo, batte forte il mio cuore

Avrei visto la statua della Madonna di Medjugorje

Sono arrivata in cima, l’ ho guardata

pervasa da grande emozione

l’ ho ringraziata per la Sua benedizione.

Sai Tommasino,

in questo luogo di culto, anche chi non crede non  può rimanere indifferente, nei volti delle persone che pregano, ho visto il senso della vita, la fede,  il dolore,  la rassegnazione, la gioia. Ma la cosa più bella che illumina  gli sguardi è la speranza, anche se la nostra vita è fatta di luci e di ombre, e molte volte la realtà è dura e tragica, la speranza, deve essere sempre viva in ognuno di noi, proprio per affrontare le colline di sassi che ci vengono incontro…

Maria Luisa Seghi
L'angelo delle parole
Nel sito di Tommasino Bacciotti
“Ciao Tommasino, vivrai sempre nei cuori di chi ti ama”.